1. Di bovidi, maialini multimiliardari e strane scoperte

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    Totopapa
    By Cicala il 20 Mar. 2013
     
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    Beh, ho aperto la gallery grafica modificando le indicazioni di sezione.
    Sono felice e ho mal di gola, non dormo da due giorni e l'unica cosa che mi va di fare è aggiornare questo blog °w°.
    Ricapitoliamo quanto ci siamo persi in queste lunghe e nevose giornate: ho preso sei meno in matematica (sì, non ci credo nemmeno io xD), Rosebud ha cominciato una nuova fanfiction Thorki che si prospetta parecchio interessante(per informazioni vedere la sezione apposita) e ieri invece ho passato una meravigliosa giornata di cazzeggio.
    L'unica cosa che mi dispiace è l'essermi persa il figo che han visto a trekking, al lago.
    La prof di matematica s'è dimenticata ancora di portarmi i libri di un'autrice belga che pare sia piuttosto brava, uffa.
    Il lato positivo della cosa è che ho il tempo di finire i due libri di Tracy Chevalier che ho preso in biblioteca:La Dama e l'Unicorno e l'Innocenza.
    Nel frattempo attendo paziente l'uscita di Iron Man 3.
    Boh, non mi piglia come gli altri due.
    Nel frattempo sto cercando di convincere la Lu' a vedersi The Avengers: lo deve fare, non ci son santi-.
    By the way la mia prof di lettere si sta consumando il fegato e la mia verifica di storia è stata solo un po' imprecisa dal punto di vista linguistico.
    Questa cosa mi fa sospirare di sollievo, per quanto non so come sia andata la prova di inglese, invece.
    Ho perso un recupero pomeridiano ma me ne tange poco, per cui di cosa possiamo parlare?Del Papa sono stufa e direi che ne abbiamo discusso a sufficienza, ma per correttezza riporto sotto spoiler un articolo molto interessante:

    Il cardinale Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, presidente dei vescovi argentini, nonché tra i più votati, un anno fa, nel conclave Vaticano che ha scelto il successore di Giovanni Paolo II, è accusato di collusione con la dittatura argentina che sterminò novemila persone. Le prove del ruolo giocato da Bergoglio a partire dal 24 marzo 1976, sono racchiuse nel libro L’isola del Silenzio. Il ruolo della Chiesa nella dittatura argentina, del giornalista argentino Horacio Verbitsky, che da anni studia e indaga sul periodo più tragico del Paese sudamericano, lavorando sulla ricostruzione degli eventi attraverso ricerche serie e attente.

    I fatti riferiti da Verbitsky. Nei primi anni Settanta Bergoglio, 36 anni, gesuita, divenne il più giovane Superiore provinciale della Compagnia di Gesù in Argentina. Entrando a capo della congregazione, ereditò molta influenza e molto potere, dato che in quel periodo l’istituzione religiosa ricopriva un ruolo determinante in tutte le comunità ecclesiastiche di base, attive nelle baraccopoli di Buenos Aires. Tutti i sacerdoti gesuiti che operavano nell’area erano sotto le sue dipendenze. Fu così che nel febbraio del ’76, un mese prima del colpo di stato, Bergoglio chiese a due dei gesuiti impegnati nelle comunità di abbandonare il loro lavoro nelle baraccopoli e di andarsene. Erano Orlando Yorio e Francisco Jalics, che si rifiutarono di andarsene. Non se la sentirono di abbandonare tutta quella gente povera che faceva affidamento su di loro.

    La svolta. Verbitsky racconta come Bergoglio reagì con due provvedimenti immediati. Innanzitutto li escluse dalla Compagnia di Gesù senza nemmeno informarli, poi fece pressioni all’allora arcivescovo di Buenos Aires per toglier loro l’autorizzazione a dir messa. Pochi giorni dopo il golpe, furono rapiti. Secondo quanto sostenuto dai due sacerdoti, quella revoca fu il segnale per i militari, il via libera ad agire: la protezione della Chiesa era ormai venuta meno. E la colpa fu proprio di Bergoglio, accusato di aver segnalato i due padri alla dittatura come sovversivi. Con l’accezione “sovversivo”, nell’Argentina di quegli anni, venivano qualificate persone di ogni ordine e grado: dai professori universitari simpatizzanti del peronismo a chi cantava canzoni di protesta, dalle donne che osavano indossare le minigonne a chi viaggiava armato fino ai denti, fino ad arrivare a chi era impegnato nel sociale ed educava la gente umile a prendere coscienza di diritti e libertà. Dopo sei mesi di sevizie nella famigerata Scuola di meccanica della marina (Esma), i due religiosi furono rilasciati, grazie alle pressioni del Vaticano.

    Botta e risposta. Alle accuse dei padri gesuiti di averli traditi e denunciati, il cardinal Bergoglio si difende spiegando che la richiesta di lasciare la baraccopoli era un modo per metterli in guardia di fronte a un imminente pericolo. Un botta e risposta che è andato avanti per anni e che Verbitsky ha sempre riportato fedelmente, fiutando che la verità fosse nel mezzo. Poi la luce: dagli archivi del ministero degli Esteri sono emersi documenti che confermano la versione dei due sacerdoti, mettendo fine a ogni diatriba. In particolare Verbitsky fa riferimento a un episodio specifico: nel 1979 padre Francisco Jalics si era rifugiato in Germania, da dove chiese il rinnovo del passaporto per evitare di rimetter piede nell’Argentina delle torture. Bergoglio si offrì di fare da intermediario, fingendo di perorare la causa del padre: invece l’istanza fu respinta. Nella nota apposta sulla documentazione dal direttore dell’Ufficio del culto cattolico, allora organismo del ministero degli Esteri, c’è scritto: “Questo prete è un sovversivo. Ha avuto problemi con i suoi superiori ed è stato detenuto nell’Esma”. Poi termina dicendo che la fonte di queste informazioni su Jalics è proprio il Superiore provinciale dei gesuiti padre Bergoglio, che raccomanda che non si dia corso all’istanza. E non finisce qui. Un altro documento evidenzia ancora più chiaramente il ruolo di Bergoglio: “Nonostante la buona volontà di padre Bergoglio, la Compagnia Argentina non ha fatto pulizia al suo interno. I gesuiti furbi per qualche tempo sono rimasti in disparte, ma adesso con gran sostegno dall’esterno di certi vescovi terzomondisti hanno cominciato una nuova fase”. È il documento classificato Direzione del culto, raccoglitore 9, schedario B2B, Arcivescovado di Buenos Aires, documento 9. Nel libro di Verbitsky sono pubblicati anche i resoconti dell’incontro fra il giornalista argentino e il cardinale, durante i quali quest’ultimo ha cercato di presentare le prove che ridimensionassero il suo ruolo. “Non ebbi mai modo di etichettarli come guerriglieri o comunisti – affermò l’arcivescovo – tra l’altro perché non ho mai creduto che lo fossero”.

    Ma… Ad inchiodarlo c’è anche la testimonianza di padre Orlando Yorio, morto nel 2000 in Uruguay e mai ripresosi pienamente dalle torture, dalla terribile esperienza vissuta chiuso nell’Esma. In un’intervista rilasciata a Verbistky nel 1999 racconta il suo arrivo a Roma dopo la partenza dall’Argentina: “Padre Gavigna, segretario generale dei gesuiti, mi aprì gli occhi – raccontò in quell’occasione – Era un colombiano che aveva vissuto in Argentina e mi conosceva bene. Mi riferì che l’ambasciatore argentino presso la Santa Sede lo aveva informato che secondo il governo eravamo stati catturati dalle Forze armate perché i nostri superiori ecclesiastici lo avevano informato che almeno uno di noi era un guerrigliero. Chiesi a Gavigna di mettermelo per iscritto e lo fece”. Nel libro, inoltre, Verbistky spiega come Bergoglio, durante la dittatura militare, abbia svolto attività politica nella Guardia di ferro, un’organizzazione della destra peronista, che ha lo stesso nome di una formazione rumena sviluppatasi fra gli anni Venti e i Trenta del Novecento, legata al nazionalsocialismo. Secondo il giornalista, l’attuale arcivescovo di Buenos Aires, quando ricoprì il ruolo di Provinciale della Compagnia di Gesù, decise che l’Università gestita dai gesuiti fosse collegata a un’associazione privata controllata dalla Guardia di ferro. Controllo che terminò proprio quando Bergoglio fu trasferito di ruolo. “Io non conosco casi moderni di vescovi che abbiano avuto una partecipazione politica così esplicita come è stata quella di Bergoglio”, incalza Verbitsky. “Lui agisce con il tipico stile di un politico. È in relazione costante con il mondo politico, ha persino incontri costanti con ministri del governo”.

    Oggi. Nonostante non abbia mai ammesso le sue colpe, il presidente dei vescovi argentini ha spinto la Chiesa del paese latinoamericano a pubblicare una sorta di mea culpa in occasione del 30esimo anniversario del colpo di Stato, celebratosi lo scorso marzo. “Ricordare il passato per costruire saggiamente il presente” è il titolo della missiva apostolica, dove viene chiesto agli argentini di volgere lo sguardo al passato per ricordare la rottura della vita democratica, la violazione della dignità umana e il disprezzo per la legge e le istituzioni. “Questo, avvenuto in un contesto di grande fragilità istituzionale – hanno scritto i vescovi argentini – e reso possibile dai dirigenti di quel periodo storico, ebbe gravi conseguenze che segnarono negativamente la vita e la convivenza del nostro popolo. Questi fatti del passato che ci parlano di enormi errori contro la vita e del disprezzo per la legge e le istituzioni sono un’occasione propizia affinché come argentini ci pentiamo una volta di più dai nostri errori per assimilare l’insegnamento della nostra storia nella costruzione del presente”.

    Tanti tasselli, quelli raccolti dal giornalista argentino nel suo libro che ci aiutano a vedere un po’ meglio in un mosaico tanto complesso quanto doloroso della storia recente di Santa Romana Chiesa.

    Ai posteri l'ardua sentenza, come disse il buon Manzoni.
    Ho deciso di voler cambiare colore di capelli, ma ho paura che le tinte mi facciano tornare fuori l'allergia, per cui credo mi asterrò sino a che non riuscirò a capire a cosa sono allergica u_ù.
    Sono soddisfatta dei miei progressi, probabilmente non ho mai scritto qualcosa di più lungo di Neutron Star Collision, una LokixClint piccola e pucciosa.
    Nasce Asgardian Geographic Channel dove potrete trovare istruzioni precise su come allevare un bovide e coltivare amorevoli quanto instabili cipollini innamorati, mentre vi prendete cura di maialini multimiliardari.
    Sì, tante volte si delira.
    Ieri in autobus una nostra compagna stava guardando malissimo me e la Lu' perchè non sa cosa sia il San Mungo.
    Se lo sapesse ci rinchiuderebbe subito, probabilmente.
    Ah no, non vado in pizzeria a far da tappabuchi solo perchè una deve rimorchiare e ha convinto un'altra a far da tappabuchi a sua volta, in beata solitudine.
    E' ripartito il mio account MySpace, mentre Pottermore non ne vuole sapere e non so perchè, non riesco a fare una pozione nemmeno per sbaglio ç_ç.
    Parliamo di politica?
    Massì, secondo me andrebbero rifatte le elezioni, ma prima Berlusconi deve essere ufficialmente ineleggibile, bisogna trovare qualcuno di un po' meno morto di Gargamella e un po' meno inutile di Renzi.
    A questo punto mi resta da sperare che i tagli che il M5S ha iniziato ad approntare continuino senza sosta: siamo un paese di spreconi in un momento in cui specie la classe politica dovrebbe dare l'esempio.
    Sono andata a vedere lo spettacolo di Travaglio ed è stata come sempre un'esperienza molto istruttiva *O*, specie perchè immagino di dover inserire la Trattativa Stato-Mafia nella mia tesi di maturità.
    Ho scritto una fanfiction su un libro della Chevalier, ma non voglio esultare prima di averla conclusa e nel frattempo ho sviluppato una pericolosa dipendenza da tè alla menta.
    Detto questo vi saluto e annuncio un paio di aggiunte alla sezione libri/fanfiction!
    Bye bye~
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